Con il termine flatulenza si indica l’eccessiva formazione di gas intestinali, che vengono poi rilasciati dal retto attraverso l’ano.
L’emissione di gas può essere accompagnata da rumore e da odore sgradevole; per questo motivo, nonostante si tratti di una condizione comune e normale, può creare imbarazzo quando si manifesta in un contesto sociale. La miscela di gas prodotta nel tratto gastrointestinale ed espulsa dal retto è chiamata flato o flatus.
I principali sintomi della flatulenza sono l’eccessiva produzione ed emissione di gas, talvolta maleodoranti. Un numero di espulsioni giornaliere di gas inferiore a 20 (corrispondenti a circa 0,5-1,5 litri di gas) è considerato fisiologico; se supera le 25 evacuazioni (con una quantità di gas emesso superiore a 100 millilitri all’ora) si è in presenza di flatulenza.
La formazione di gas intestinali, quando troppo abbondante, aumenta la pressione nella pancia e può provocare gonfiore e, in alcuni casi, fastidio o dolore addominale.
La flatulenza può essere associata a:
Un’eccessiva flatulenza può incrementare la motilità intestinale e quindi portare a feci liquide.
Nei casi più seri di flatulenza, insieme ai sintomi citati possono comparire ulteriori disturbi, come diarrea, nausea, vomito, crampi addominali, febbre, sangue nelle feci e perdita di peso.
La miscela che costituisce il flatus è composta da gas prevalentemente inodori: azoto, anidride carbonica, idrogeno e ossigeno; spesso, ma non sempre, è presente anche il metano. L’odore sgradevole associato alla flatulenza è dovuto alla eventuale presenza, in quantità minime, di acidi grassi (come l’acido butirrico) e di composti dello zolfo.
La miscela è formata in parte da gas ingeriti con l’aria e in parte da prodotti gassosi della fermentazione degli alimenti da parte dei microrganismi (batteri e lieviti) presenti nell’intestino.
Le possibili cause che portano alla formazione di gas intestinali sono diverse:
L’aerofagia è l’ingestione di aria attraverso il naso e la bocca durante la deglutizione degli alimenti e dei liquidi: i gas che la compongono vengono assorbiti nel flusso sanguigno ed eliminati con la respirazione, mentre quelli in eccesso seguono il loro percorso attraverso l’apparato digerente, fino ad arrivare all’intestino, dove contribuiscono alla formazione dei gas intestinali.
L’aerofagia può essere provocata da altre patologie o condizioni, come la dispepsia, il reflusso gastroesofageo, l’ulcera peptica o l’ernia iatale. Anche alcune abitudini scorrette, però, favoriscono lo sviluppo di questo disturbo, possibile causa di flatulenza: fumo di sigaretta, ingestione troppo rapida del cibo, consumo eccessivo di bevande gassate contenenti anidride carbonica, che si aggiunge a quella già presente nella pancia.
Come detto, oltre che dai gas introdotti con l’aria, il flatus è composto anche da gas generati direttamente nell’intestino (gas endogeni), che vengono prodotti durante la digestione di particolari alimenti, in particolare quelli ricchi di carboidrati complessi e di proteine. Queste sostanze, infatti, sono particolarmente resistenti agli enzimi digestivi, quindi arrivano al colon, la parte inferiore dell’intestino, solo parzialmente digeriti: qui costituiscono una fonte energetica per i microrganismi che compongono la flora batterica intestinale e che, nel corso dei processi fermentativi, generano prodotti di scarto gassosi.
Gli alimenti che favoriscono questa eccessiva fermentazione batterica sono:
Nelle persone che soffrono di allergia o intolleranze alimentari, di intolleranza al lattosio o al fruttosio o di celiachia, la presenza nel cibo degli allergeni o del glutine può provocare flatulenza, associata ad altri sintomi specifici della patologia.
La flatulenza è nella maggior parte dei casi dovuta a problemi digestivi, causati dalla composizione della propria dieta.
I rimedi per la flatulenza, quindi, prevedono prima di tutto interventi correttivi sull’alimentazione e, più in generale, sullo stile di vita: ridurre il più possibile il consumo degli alimenti che favoriscono l’eccessiva fermentazione batterica, evitare il fumo e fare attività fisica regolare aiutano a contrastare i sintomi della flatulenza.
Alcune spezie e piante medicinali possono essere utili per ridurre i gas intestinali: tra queste ci sono l’anice, il cumino, la curcuma, l’origano, il finocchio e i suoi semi, la camomilla, la melissa e la menta.
Inoltre, masticare bene e con calma, rimanendo il più possibile rilassati durante il pasto, aiuta a ridurre la formazione dei gas intestinali.
Di solito il fastidio associato a questo disturbo si risolve da solo o adottando uno dei rimedi per la flatulenza descritti, ma possono essere utili prodotti a base di dimeticone, simeticone o carbone vegetale, in grado di ridurre la formazione di gas intestinali.
Possono risultare efficaci anche i probiotici e i prebiotici, che favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale, e gli integratori alimentari a base di fibre, che facilitano l’eliminazione dei gas: in entrambi i casi, l’assunzione di queste sostanze va fatta sempre seguendo le indicazioni del medico.
Un altro rimedio consiste nell’integrazione della dieta con enzimi digestivi (lattasi, lipasi, saccarasi, proteasi, ecc.) che aiutano l’apparato digerente a scomporre gli alimenti introdotti in modo che l’organismo li possa assimilare facilmente.
Se però il disturbo è persistente è opportuno rivolgersi al medico per un trattamento più mirato.
In particolare, è importante consultare il medico quando, insieme alla flatulenza, si manifestano altri sintomi:
Per definire il trattamento più adeguato, il medico deve individuare la causa del disturbo, attraverso l’analisi dei sintomi e delle abitudini alimentari. Può essere utile tenere per qualche giorno un diario, nel quale annotare i cibi assunti e ed eventuali sintomi, in modo da individuare gli alimenti che creano problemi digestivi e, su indicazione del medico, sospenderne o limitarne il consumo per un certo periodo di tempo.
Una volta individuata la causa della flatulenza, è possibile ricorrere ad alcuni trattamenti farmacologici. Quando la flatulenza è associata a costipazione, si può ricorrere a farmaci lassativi, che favoriscono il transito intestinale e le evacuazioni.
Infine, in caso di infezioni batteriche dell’intestino è necessaria, su indicazione del medico, una terapia con antibiotici, con eventuale aggiunta di fermenti lattici per evitare alterazioni della flora batterica intestinale.
Per prevenire la flatulenza è importante soprattutto seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, fare una regolare attività fisica ed evitare il fumo di sigaretta.
Altri consigli per la prevenzione sono:
Le persone con intolleranza al lattosio devono evitare il più possibile i cibi contenenti latte e latticini, mentre quelle con celiachia non devono assumere glutine.